Ne parliamo con Gaetano Pedullà, nuovo Direttore Generale della cooperativa laziale.

La Cooperativa Farla ha una “forza tranquilla”, quella forza che la mantiene salda nonostante la concorrenza ed il drammatico incendio che l'ha colpita la scorsa estate. Da quelle ceneri ripartirà un magazzino all'avanguardia e si consoliderà un forte modello cooperativo per far fronte alle nuove sfide di mercato.
Ce ne parla il Dottor Gaetano Pedullà, nuovo direttore generale della cooperativa laziale con sedi a Latina, Roma e Viterbo.
Come molti nel settore sanno, Pedullà non è nuovo in Farla, dove infatti ha lavorato in passato come direttore della logistica e dei servizi operativi. Nel fargli i nostri migliori auguri per questo nuovo incarico, gli rivolgiamo qualche domanda per conoscere la sua visione del settore e del futuro della Farla.
Come è cambiato il settore della distribuzione del farmaco nel tempo?
Sono entrato in Farla per la prima volta nel 1999. Negli ultimi 25 anni, il settore della distribuzione intermedia del farmaco ha subito una forte trasformazione, con una drastica riduzione del numero di grossisti e cooperative. Molte aziende si sono fuse o sono state assorbite e poche sono le cooperative che, come Farla, hanno saputo mantenere il loro ruolo grazie alla forte presenza a livello locale e alla capacità di fare sistema con enti e istituzioni presenti sul territorio.
Le principali cause di questo cambiamento sono state alcuni cambiamenti normativi come la distribuzione diretta e per conto (DPC) con la Legge 405/2001, che ha ridotto i volumi gestiti dal canale tradizionale, e la liberalizzazione dei prezzi dei SOP e OTC con il Decreto Bersani del 2006, che ha intensificato la concorrenza tra i distributori.
Più recentemente, nel 2017, è arrivata la norma che ha aperto alle società di capitale del che ha aperto all'espansione su scala nazionale di reti di farmacie, che competono con la farmacia indipendente con numerose iniziative commerciali, in maniera estremamente organizzata e di recente stanno iniziando ad offrire un ventaglio sempre più ampio di servizi sanitari e salutistici.
In un contesto così complesso, una cooperativa come Farla è chiamata a svolgere un ruolo fondamentale nel tutelare e sostenere le farmacie indipendenti, spesso prive delle risorse necessarie per competere con strutture più organizzate.
Nell'estate 2024, un importante incendio ha semidistrutto il vostro magazzino di Latina. Nonostante la gravità dell'evento, Farla non ha mai interrotto i servizi alle farmacie, mostrando una straordinaria resilienza. Quali sono gli elementi che hanno consentito una ripresa così immediata?
L'incendio è divampato la sera del 15 luglio e mentre i Vigili del Fuoco tentavano invano di domare le fiamme, il nostro Presidente, dott. Roberto Pennacchio, insieme ai suoi collaboratori più stretti, ha rapidamente organizzato le risorse per garantire la consegna alle farmacie. La reazione del personale è stata straordinaria: gli ordini sono stati allestiti presso le sedi di Roma e Viterbo, e ancora oggi, in attesa della ricostruzione della sede di Latina, i nostri ragazzi continuano a lavorare con grande spirito di sacrificio, spostandosi quotidianamente nelle altre sedi. Non è una situazione semplice, ma ogni giorno facciamo tutto il possibile per garantire il servizio di consegna alle farmacie che continuano a sostenerci con fiducia in un momento così complicato.
Oltre a questa straordinaria risposta umana, anche l'aspetto tecnologico ha giocato un ruolo fondamentale. Infatti, grazie alle soluzioni architetturali ed organizzative che il nostro partner tecnologico Pharmagest ci ha proposto negli anni, FARLA è riuscita a evadere tutti gli ordini che erano già stati trasmessi. Mi riferisco, in particolare, al sistema di Business Continuity Pharmagest ed all'utilizzo del Data Center di Frosinone dove sono allocate le nostre macchine che, proprio perché esterne rispetto ai locali aziendali, hanno continuato a lavorare normalmente. E' davvero bastato “girare la chiave” per deviare gli ordini agli altri magazzini Farla: il giorno seguente, tutte le farmacie hanno ricevuto i prodotti ordinati la sera prima.
Una grandissima reazione, a cui hanno contribuito anche i tecnici Pharmagest che ci hanno supportato con professionalità. In tanti si domandano ancora come abbiamo fatto a reagire tempestivamente e con questa forza ad un evento così drammatico e devastante.
Una “forza tranquilla”, come recitava il titolo della nostra ultima Convention, forza capace di tradursi in azioni concrete ed efficienti, anche nelle situazioni più difficili.
Attualmente abbiamo dato avvio al processo di ricostruzione della nostra sede di Latina che tornerà ad essere il cuore pulsante della nostra azienda e posso anticipare che sarà un sito logistico di altissimo livello, tra i più tecnologici e moderni esistenti in Italia.
Come è noto, sono molte le sfide che gli operatori di questo mercato sono tenuti ad affrontare. Quali mezzi e quali strategie avete intenzione di adottare?
Credo fermamente che la chiave del successo per FARLA risieda in un modello cooperativo solido, capace di rispondere in modo flessibile alle sfide di un settore in continua evoluzione.
Per noi significa mantenere la farmacia al centro: rafforzarne il ruolo di presidio sanitario sul territorio. In un mercato in cui le reti di farmacie offrono un'ampia gamma di servizi integrati e campagne di marketing aggressive, è fondamentale che le farmacie indipendenti possano proporre servizi sanitari competitivi. L'obiettivo è dare alle farmacie gli strumenti operativi e il supporto formativo necessari per potenziare la loro offerta di servizi. La Farla deve diventare sempre di più un partner strategico per le farmacie, mettendo a disposizione risorse, competenze ed economie di scala per sviluppare progetti innovativi in ambito sanitario.
Siamo convinti che, nonostante la situazione attuale sia complessa e i margini sempre più risicati, la cooperativa possa rappresentare un punto di riferimento per le farmacie indipendenti. Insieme, possiamo costruire una rete forte, competitiva e coesa, capace di affrontare le nuove sfide del mercato e di tutelare l’autonomia e la professionalità di chi, ogni giorno, si prende cura della salute dei cittadini.
Ce ne parla il Dottor Gaetano Pedullà, nuovo direttore generale della cooperativa laziale con sedi a Latina, Roma e Viterbo.
Come molti nel settore sanno, Pedullà non è nuovo in Farla, dove infatti ha lavorato in passato come direttore della logistica e dei servizi operativi. Nel fargli i nostri migliori auguri per questo nuovo incarico, gli rivolgiamo qualche domanda per conoscere la sua visione del settore e del futuro della Farla.
Come è cambiato il settore della distribuzione del farmaco nel tempo?
Sono entrato in Farla per la prima volta nel 1999. Negli ultimi 25 anni, il settore della distribuzione intermedia del farmaco ha subito una forte trasformazione, con una drastica riduzione del numero di grossisti e cooperative. Molte aziende si sono fuse o sono state assorbite e poche sono le cooperative che, come Farla, hanno saputo mantenere il loro ruolo grazie alla forte presenza a livello locale e alla capacità di fare sistema con enti e istituzioni presenti sul territorio.
Le principali cause di questo cambiamento sono state alcuni cambiamenti normativi come la distribuzione diretta e per conto (DPC) con la Legge 405/2001, che ha ridotto i volumi gestiti dal canale tradizionale, e la liberalizzazione dei prezzi dei SOP e OTC con il Decreto Bersani del 2006, che ha intensificato la concorrenza tra i distributori.
Più recentemente, nel 2017, è arrivata la norma che ha aperto alle società di capitale del che ha aperto all'espansione su scala nazionale di reti di farmacie, che competono con la farmacia indipendente con numerose iniziative commerciali, in maniera estremamente organizzata e di recente stanno iniziando ad offrire un ventaglio sempre più ampio di servizi sanitari e salutistici.
In un contesto così complesso, una cooperativa come Farla è chiamata a svolgere un ruolo fondamentale nel tutelare e sostenere le farmacie indipendenti, spesso prive delle risorse necessarie per competere con strutture più organizzate.
Nell'estate 2024, un importante incendio ha semidistrutto il vostro magazzino di Latina. Nonostante la gravità dell'evento, Farla non ha mai interrotto i servizi alle farmacie, mostrando una straordinaria resilienza. Quali sono gli elementi che hanno consentito una ripresa così immediata?
L'incendio è divampato la sera del 15 luglio e mentre i Vigili del Fuoco tentavano invano di domare le fiamme, il nostro Presidente, dott. Roberto Pennacchio, insieme ai suoi collaboratori più stretti, ha rapidamente organizzato le risorse per garantire la consegna alle farmacie. La reazione del personale è stata straordinaria: gli ordini sono stati allestiti presso le sedi di Roma e Viterbo, e ancora oggi, in attesa della ricostruzione della sede di Latina, i nostri ragazzi continuano a lavorare con grande spirito di sacrificio, spostandosi quotidianamente nelle altre sedi. Non è una situazione semplice, ma ogni giorno facciamo tutto il possibile per garantire il servizio di consegna alle farmacie che continuano a sostenerci con fiducia in un momento così complicato.
Oltre a questa straordinaria risposta umana, anche l'aspetto tecnologico ha giocato un ruolo fondamentale. Infatti, grazie alle soluzioni architetturali ed organizzative che il nostro partner tecnologico Pharmagest ci ha proposto negli anni, FARLA è riuscita a evadere tutti gli ordini che erano già stati trasmessi. Mi riferisco, in particolare, al sistema di Business Continuity Pharmagest ed all'utilizzo del Data Center di Frosinone dove sono allocate le nostre macchine che, proprio perché esterne rispetto ai locali aziendali, hanno continuato a lavorare normalmente. E' davvero bastato “girare la chiave” per deviare gli ordini agli altri magazzini Farla: il giorno seguente, tutte le farmacie hanno ricevuto i prodotti ordinati la sera prima.
Una grandissima reazione, a cui hanno contribuito anche i tecnici Pharmagest che ci hanno supportato con professionalità. In tanti si domandano ancora come abbiamo fatto a reagire tempestivamente e con questa forza ad un evento così drammatico e devastante.
Una “forza tranquilla”, come recitava il titolo della nostra ultima Convention, forza capace di tradursi in azioni concrete ed efficienti, anche nelle situazioni più difficili.
Attualmente abbiamo dato avvio al processo di ricostruzione della nostra sede di Latina che tornerà ad essere il cuore pulsante della nostra azienda e posso anticipare che sarà un sito logistico di altissimo livello, tra i più tecnologici e moderni esistenti in Italia.
Come è noto, sono molte le sfide che gli operatori di questo mercato sono tenuti ad affrontare. Quali mezzi e quali strategie avete intenzione di adottare?
Credo fermamente che la chiave del successo per FARLA risieda in un modello cooperativo solido, capace di rispondere in modo flessibile alle sfide di un settore in continua evoluzione.
Per noi significa mantenere la farmacia al centro: rafforzarne il ruolo di presidio sanitario sul territorio. In un mercato in cui le reti di farmacie offrono un'ampia gamma di servizi integrati e campagne di marketing aggressive, è fondamentale che le farmacie indipendenti possano proporre servizi sanitari competitivi. L'obiettivo è dare alle farmacie gli strumenti operativi e il supporto formativo necessari per potenziare la loro offerta di servizi. La Farla deve diventare sempre di più un partner strategico per le farmacie, mettendo a disposizione risorse, competenze ed economie di scala per sviluppare progetti innovativi in ambito sanitario.
Siamo convinti che, nonostante la situazione attuale sia complessa e i margini sempre più risicati, la cooperativa possa rappresentare un punto di riferimento per le farmacie indipendenti. Insieme, possiamo costruire una rete forte, competitiva e coesa, capace di affrontare le nuove sfide del mercato e di tutelare l’autonomia e la professionalità di chi, ogni giorno, si prende cura della salute dei cittadini.