A cura del Dott. Roberto Dominici, farmacia “Dessi” Roma
Arrivo a Cosmofarma 2017 con la curiosità di vedere cosa hanno costruito gli specialisti di InFarma, gruppo Macrosoft, per la gestione del retail in farmacia.
InFarma ha ormai una lunga storia nel software di gestione dei distributori di farmaco, il protocollo Farmaclick nasce dalle loro mani e su di esso passa buona parte dell’operatività delle farmacie italiane quando fanno l’ordine quotidiano.

Disponibilità, ordini, mancanti, offerte, listini, T.O. sono funzionalità importanti, tanto che quasi nessuno degli operatori ci fa piu’ caso perchè è scontato che un collegamento funzioni e funzioni bene; oggi, nella baraonda di comodità e servizi via internet, ricetta dematerializzata inclusa, chi usa un qualunque gestionale non si preoccupa dei collegamenti con la distribuzione: funzionano.

Non solo in InFarma producono software che funziona ma sono sempre pronti all’innovazione (cosa che in pochi fanno visti i costi connessi): GEO, la smaterializzazione documentale, la bolla elettronica, il tracking delle consegne, e-commerce.

Non è piaggeria, in piu’ di una occasione mi è capitato di avere confronti “energici” ma devo riconoscere pubblicamente che quando era necessario esserci una soluzione l’hanno sempre presentata.
Anzi, in certi casi hanno fatto scommesse su un mercato che qualche volta non li ha seguiti, non sempre il distributore si appassiona a sfide di efficenza e produttività (e ne avrebbe certamente bisogno) ma ha ottica che definire miope è poco.

Sopravvivono prime versioni del protocollo Farmaclick (“tanto fino a che va...”), si è affezionati ad una interfaccia a caratteri verdi che ormai appartiene ad altra era geologica (il punto è che anche il televideo funziona ma ci sono modi molto migliori per lavorare), si insegue ancora il mito del sorgente di proprietà (e che ci fai dopo senza capacità di svilupparlo?!) dimenticando che nell’informatica attuale l’ergonomia è il cuore del problema.

E questo ci fa tornare a Sophia: come scelta di progetto lo schermo di lavoro ha una risoluzione nel rapporto 16:9 non usuale in farmacia ma comune in altri mondi (chi ha ancora a casa un televisore 4:3? , e il vostro tablet funzionerebbe altrettanto bene con quelle risoluzioni?).

La schermata di base non ha il corollario della miriade di finestre sovrapposte che i nostri gestionali mostrano, la situazione è presentata in maniera chiara usando il sistema delle notifiche, abituale con i nostri telefonini.
Le cose sono chiare, messe nel posto dove uno si aspetta di averle, l’introduzione dei dati è unica e reagisce in funzione del dato.

Ho provato a metterla in crisi sovrapponendo piu’ dati ma si è comportata in maniera corretta.
La trattazione della vendita è virtuale fino alla conferma finale, i dati introdotti: ricette DEM, rosse, vendita libera assumono significato solo al momento finale della conferma.

Quello che facciamo tiene conto in tempo reale delle variazioni che il centro di controllo di un eventuale gruppo cui si appartiene introduce.

Vengono aggiornati prezzi, necessità, ordini, previsioni di vendita, promozioni in maniera trasparente ma sempre coerente con la posizione commerciale che il gruppo intende promuovere.
All’operatore queste variazioni vengono costantemente notificate, non ci sono operazioni manuali da compiere per essere certi di avere la versione corrente di un listino, di una promozione, di un prezzo di vendita.
Il tutto scorre in maniera naturale.

Se vogliamo, credo possa essere migliorato il comparto delle comunicazioni/informazioni che l’operatore ha sul prodotto e che lo possono aiutare nell’interazione con l’utenza del punto retail.
La critica è però sospesa perchè non ho avuto tempo di approfondire l’argomento.
Comunque grazie a InFarma per avere dimostrato che essere specialisti di distribuzione non vincola la mente ma puo’ aiutare nella visione di soluzioni per mondi nuovi come il retail in farmacia.
 
 
 

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